Vincenzo Marcovich

SEPOLTURA DEL QM VINCENZO Q. TRIFON
MARCOVICH DA PERASTO ET DI M. PIERO
ET LU. FRATELLI ET DE SUOI EREDI

MD.CXXVIII

 

Vincenzo o Vuko Marcovich, figlio di Trifone e di Paola Viscovich, appartenente ad una cospicua famiglia di Perasto che aveva fatto fortuna con l’appalto delle dogane di Scutari ed il commercio marittimo, si trovava a Venezia quando nel 1624 i turchi durante una scorreria uccisero sua madre e fecero prigionieri gli altri suoi parenti che furono liberati solamente dopo il pagamento di un oneroso riscatto.

Luca Marcovich, suo fratello, detto Milutin, al sopraggiungere dei turchi aveva cercato di nascondere i propri tesori gettandoli nel pozzo. Fatto prigioniero e condotto a bordo di una tartana, vi trovò la cugina Jeluscia Perovich e per salvarla dalle attenzioni turchesche si presentò al capo della spedizione dichiarando di esserne il marito.

Dopo la sua liberazione impiegò parte delle sue ricchezze in elemosine e donazioni ai poveri e alle chiese, contribuendo in particolare alla costruzione di un santuario dedicato alla Madonna della Salute là dove era morta sua madre Paola.

La lapide di Vincenzo Marcovich è stata restaurata nel 2020 con il contributo della Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo sotto la Presidenza di Franco Luxardo. Nello stemma –fortemente deteriorato– sembra scorgersi un destrocherio tenende un oggeto in mano.